BONELLI: Il CYBERCRIME: le terze del Bonelli a scuola di legalità

BONELLI:   Il CYBERCRIME: le terze del Bonelli a scuola di legalità

Questa settimana sono state le classi terze dell’ITC Bonelli ad avere l’opportunità di partecipare ad un incontro con il Comandante dei Carabinieri Sergio Pagliettini e con il maresciallo Fabrizio Fazio, insieme alla prof.ssa Claudia Bottino volontaria  dell’associazione LIBERA, nell’ambito dell’iniziativa

                                                   “100 passi per il 21 marzo”

 Giornata della Memoria e dell’Impegno nel ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia.

L’incontro è stato il momento conclusivo di un progetto sulla LEGALITA’ realizzato in classe e inserito nel piano annuale di Educazione civica della scuola volto a sensibilizzare i giovani sui rischi della criminalità informatica. L’intervento dei rappresentanti delle Forze dell’ordine ha consentito agli studenti di approfondire, in particolare, i fenomeni criminali legati alla rete.

Partendo dalla visione di un video, realizzato dall’Arma dei Carabinieri, per far conoscere i molteplici campi di intervento della stessa a difesa dei cittadini, si è proceduto ad approfondire la problematica del cybercrime, ovvero tutti quei reati che vengono commessi attraverso l’uso di Internet. È stato evidenziato come i criminali informatici utilizzino tecniche di profiling, analizzando le informazioni che le persone condividono sui social per conoscerle meglio e, talvolta, manipolarle. 

L’incontro ha affrontato anche i rischi legati al phishing, ovvero l’uso di tecniche di inganno per sottrarre dati personali, e alla pedopornografia, un crimine che sfrutta immagini e video di minori per scopi illeciti. È stato ribadito quanto sia importante innanzitutto prestare molta attenzione nel condividere foto personali, perché ciò che viene postato non può essere cancellato; riconoscere e segnalare immediatamente questi fenomeni  tutela noi stessi e gli altri.

La seconda parte dell’incontro si è concentrata sul ruolo dell’Associazione Libera nella società. Ogni 21 marzo Libera organizza una giornata in memoria delle vittime della criminalità organizzata, promuovendo la cultura della legalità e della giustizia. Sono stati ricordati, tra le tante vittime innocenti, i giudici Falcone e Borsellino, uccisi nel 1992 e divenuti simboli della lotta alla mafia, ribadendo  l’importanza di combattere l’omertà e di cambiare la mentalità collettiva per costruire un futuro più giusto,  tutelando i più vulnerabili e  promuovendo la responsabilità civile.

L’incontro, definito molto interessante e coinvolgente dai  ragazzi,  si è concluso con un messaggio chiaro: la sicurezza in rete e la lotta alla criminalità organizzata richiedono consapevolezza, collaborazione e il coraggio di denunciare.